Il bruco del cùculo

Agli inizi del 2004, quando era all’apice della sua carriera di etologo, Irbarol si invaghì dello studio degli uccelli.
Iniziò così a studiare abitudini e comportamenti di alcuni passeriformi tra cui la cinciallegra, il codirosso spazzacamino e il fringuello scoprendo incredibilmente che ogni uccello è diverso da un altro.
Questo concetto di base è stato per lui una scoperta di grandissima importanza che gli donò un sacco di autostima (del tipo: alla domanda “ehi, Gary, quanto sei soddisfatto di te stesso e delle tue conoscenze degli uccelli?” lui rispondeva sempre “beh, sono soddisfatto 8 su 10”).
È stato però nel giugno del 2004 che volle scoprire le doti di un organismo simbionte di un altro uccello, il cùculo, su cui si era soffermato per caso avendolo classificato (erroneamente) come passeriforme*.

Scoprì dunque quello che ribattezzò “il bruco del cùculo”, un bruco appartenente ai geometridi ricco di doti che elencò così nel suo trattato del 2004 “Ass hole & birdwatching”:

  • 1. essendo un geometride, il bruco del cùculo (d’ora in poi “bdc”) si muove facendo un gne-gne-gne-gne-gne regolarissimo utilizzando le zampette come ventose;
  • 2. grandissima attitudine al camuffamento specialmente nella posizione rigida a simulare l’aspetto esteriore di uno stecco (tipo l’insetto stecco) inturgidendosi ma contemporaneamente mantenendo consapevolezza di sè;
  • 3. vista infallibile: il bdc riesce a vedere perfettamente un predatore di un cùculo, ad esempio una poiana, alla distanza di addirittura due metri, sufficienti per avvisare il suo cùculo ospite che la morte è dietro l’angolo;
  • 4. alta velocità e rapidità di calcolo: il bdc riesce in 6 centesimi di secondo a calcolare la radice cubica di qualsiasi numero fino al milione di milione. Ad esempio:

    lo calcola in un zacchete che non ti accorgi nemmeno.

Irbarol concluse il suo trattato con una verità assoluta: il bdc, almeno nella sua fase larvale, vive quasi costantemente nell’ano del cùculo e solo successivamente, nella fase di pupa si trasforma in una stupenda farfalla di color marrone.

*ed essendo ovviamente un cuculiforme.

Questa voce è stata pubblicata in entomologia, etologia, matematico-fisico-chimica, reprise.

Lascia un Commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>