Fino ad oggi nessuno in realtà aveva la certezza che il Muttaburra saurus fosse stato davvero sulla Luna.
Certo, nel documentario a lui riservato abbiamo descritto gli eventi che lo portarono, dal 1987 in poi, ad allunaggi di vario tipo ma ora finalmente vi sono delle prove concrete sulla superficie lunare.
Sia il telescopio spaziale Bubble bubble, in orbita stazionaria intorno alla Terra che il telescopio amatoriale di Joan Davidoff, un astrofilo sudafricano operante nei ritagli di tempo a Durban hanno riportato alcune fotografie di porzioni di Luna visibili soltanto grazie alle “librazioni” (1) un movimento apparente della Luna rispetto alla Terra per il quale è possibile vedere una porzione di Luna aggiuntiva (pari al 59% del totale).
Negli scatti digitali ad alta risoluzione di quelle zone periferiche di Luna proprio al limite con la zona mai visibile sono state osservate probabili tracce di Muttaburra saurus, probabilmente risalenti ad un allunaggio avvenuto un paio di decenni prima del 1987 da un antenato di Muttaburra saurus.
Le tracce rappresentano esattamente impronte di arti inferiori di un grosso mammifero impresse su un terreno sabbioso molto fine tipico delle depressioni lunari equatoriali e con caratteristiche tipiche di un andamento deambulatorio lento. Irbarol, appena venuto a conscenza della scoperta ha reclamato in prima persona alla NASA una copia cartacea delle immagini per studiarne meglio le impronte. Ed è stato così che zoommando una immagine con photoshop al 1000% sulla zona interessata ha scoperto del testo lasciato probabilmente dalla suola dei Moon Boot incalzati dal Muttaburra saurus in quell’occasione.
Questo testo diceva: “Zampa numero 1” su una impronta, “Zampa numero 2” sulla successiva, “Zampa numero 3”, “Zampa numero 4” e “Zampa numero 5” ripetute poi per il resto delle tracce.
Il Muttaburra saurus, dotato di 5 zampe e di una scarsa memoria residua è dunque il maggior indiziato.
Le tracce indicano una direzione di avanzamento verso la parte sempre nascosta della Luna e quindi almeno dalla terra non è possibile ottenere altre informazioni sulla destinazione dell’esemplare.
Ma, se si tratta davvero di un Muttaburra saurus, con quale mezzo raggiunse il nostro satellite? Ovviamente le indagini continueranno e un confronto con una equipe di paleontologi potrebbe essere decisivo in futuro per risolvere gli ultimi dubbi.
(1) Da wikipedia, “L’effetto finale è che, invece della metà, solo il 41% della superficie lunare è sempre visibile, un altro 41% è sempre nascosto, e un ulteriore 18% oscilla tra la porzione di superficie visibile e quella nascosta.”
Satrapo il 17 agosto 2011 alle 8:35 ha detto:
Vorrei intervenire rapidamente sulla questione sollevata da Irbarol circa le impronte di Muttasauro antecedenti il 1987.
Sembra infatti da recentissimi studi che dopo la visione di alcuni episodi di Star Treck nel 1966/67, alcuni esemplari di Muttasauro abbiano scoperto una straordinaria capacità atavica persa nell’oblio del tempo. Quando il Muttasauro si alza con la Luna di traverso, infatti, la staffa e il martello dell’orecchio medio iniziano a vibrare con frequenze elevatissime e una particolare combinazione sinaptica (attivata dal pensiero della parola “teletrasporto”) li fa entrare in risonanza. Questo semplice meccanismo consente all’animale di teletrasportarsi sulla Luna per raddrizzarla e tornare di buon umore.
La teoria portebbe essere confermata in modo semplice da na tac cranica di un esemplare risonante ma l’indisponibilità di tac di così grandi dimensioni e il fatto che gli esemplari risonanti partono immediatamente per la Luna, rendono attualmente impossibile la procedura.
maurizio il 17 agosto 2011 alle 15:22 ha detto:
Quando si parla di Luna mi viene sempre in mente il dottor Male e il suo piano per distruggere la Terra:
http://www.youtube.com/watch?v=hHUKtnnnioo
Chissà se il Muttaburra saurus potrà mai sventare il malvagio progettto del dottor Alan Parsons.
paui il 18 agosto 2011 alle 9:16 ha detto:
Mamma mia quanto vorrei: 1. poter palleggiare così con un globo terrestre di 1 metro di diametro; 2. avere un sistema terra-luna così grande in soggiorno…