1. Lo scorpione griogioperla peloso (mp3, preview di 60 sec.)
Animali anormali, Vol. 1
Cari ascoltatori, benvenuti alla prima puntata della serie di documentari dal titolo “Animali anormali”. Spazieremo tra le stravaganti abitudini di alcune specie animali, descritte dopo anni e anni di studio dall’acerrimo ricercatore etologo irlandese Irbarol nel suo volume “Animals not in bubble” che ha raggiunto alla fine degli anni novanta cento milioni di copie stampate e mai vendute.
Ci spostiamo per questa occasione in Africa, precisamente nel bel mezzo del deserto del Sahara, nel Ciad occidentale. È qui che vive il temibilissimo scorpione grigioperla peloso del Sahara, un invertebrato molto particolare dato che sembra tale ma in realtà non lo è: infatti esso è classificabile da un punto di vista sistematico come un coleottero scorpus scorpus. Di questa specie assai velenosa si conosce ormai tutto anche se non si è mai visto un solo esemplare né vivo né fossile. Fonti inesauribili di notizie su questa specie arrivano da innumerevoli fax che vengono inviati al centro di ricerca degli invertebrati di Tunisi, dagli stessi scorpioni. Si suppone che abbiano notevoli capacità tecnologiche. Uno degli ultimi fax è collegato con la più recente scoperta. Diceva: “siamo ricoperti di peli”. È così, ad esempio, che si è potuto dare l’aggettivo di “peloso” a questo raro tipo di coleotteri.
Ma la cosa che colpisce maggiormente gli scienzati è il modo con cui essi si riproducono e nascono. Durante il corteggiamento il maschio rincorre per alcuni metri la femmina che alza il pungiglione in segno di interesse: lo sgargiante maschio ricoperto di sabbia colorata (si deve infatti camuffare per attirare l’attenzione del partner), una volta ricevuto il messaggio, si avvicina alla femmina, le sale sul dorso e le dona il suo messaggio d’amore scritto a penna sulla fronte: “area, vutu fioi?” Inizia così l’amore che durerà dalle 2 alle 3 del pomeriggio, perché dalle tre in poi iniziano le partite di calcio assai seguite in questa zona del globo.
Il parto dello scorpione è un parto. La femmina cresce a dismisura fino ad assumere le dimensioni triple rispetto al maschio che diventa così un terzo della femmina. La massa passa da 150 a 450 chilogrammi. Gli atomi che compongono il feto sono essenzialmente di legno anche se di questo non se ne hanno prove concrete. Finito il tempo di indigestazione, mentre la femmina produce dalle ghiandole nutrienti latte in polvere, il piccolo viviparo esce dall’addome della femmina sfruttando la corsia di rallentamento ivi indicata. La velocità minima di uscita dal foro va dagli 80 ai 120 km orari; se il foro è rivolto verso l’alto, il feto raggiunge la paurosa altezza di un metro, metro più/metro meno. All’apice della sua parabola il nascituro emette i primi gemiti della sua tenera e breve vita che durerà fino a che toccherà il suolo. Cadendo infatti morrà lasciando a tutti noi una inestimabile eredità: prima di cadere di testa e sfracellarsi al suolo lascerà a tutti la verità del mondo urlando sei numeri a caso che spesso vengono interpretati come numeri da giocare al superenalotto. Altri suoi predecessori hanno lasciato messaggi simili che però nessuno vuole ricordare.
Ma una domanda di voi ascoltatori a questo punto diventa spontanea: “se tutti i piccoli muoiono in questa orribile maniera, come fanno a non estinguersi?” Non si sa.
Dal punto di vista sociale questi artropodi vivono di stenti tra una duna e l’altra collezionando armi nucleari finte e rivendendo quelle vere agli Stati Uniti d’America. Non ne trarranno un ragno dal buco perché purtroppo non ne hanno ancora venduta una ad un prezzo superiore a quello di acquisto.
I nati nel segno dello scorpione non esistono per due motivi: primo, le femmine accettano di fare figli sempre tranne dal 21 di ottobre al 21 di novembre perché vogliono evitare all’eventuale figlio battute dei coetanei del tipo “ah, ah, ah, sei dello scorpione…”; secondo, appena il piccolo nasce poi muore quindi il problema non si pone. Non esistono perciò nemmeno i nati nel segno del Toro o della Bilancia, gli altri due segni del calendario Sahariano che regola l’anno scorpius. Esiste un altro segno, quello del Frocio, che però va dal 21 del mese di Libennaio al 20 di Frettembre, mesi peraltro mai esistiti da queste parti.
Nel momento della massima potenza fisica e sessuale, il maschio dello scorpione grigioperla peloso parte verso la conquista delle dune più alte. Armato di fastidiosi ganci sulle tenaglie cerca di risalire come i salmoni i cumuli di arena soffice e calda col risultato di rimanervi spesso impigliato. Talora è toccante osservare (così diceva un fax) un maschio piangere dopo essersi reso conto che non potrà mai ritornare a casa: gli rimane solo una cosa in cui sperare: il ritorno dell’era del cinghiale bianco, quando era un’era in cui non era ancora nato.
Vita noiosa, perciò da queste parti: tutto sempre piatto fino al 3 di ogni mese, giorno in cui in genere non succedeva mai niente.
Insomma, chiacchere, amori finti, noia, illusione, falsità e altri sentimenti umani riempiono la vita di questi esseri. Tutto un po’ triste a parte la morte. Danze e contorsionismi accompagnano la partenza verso l’eterno di questi coleotteri. Attorno ad un enorme falò organizzato intrecciando pagliuzze e travi negli occhi altrui, ecco piroette, balzi, roteazioni di addomi, slanci di antenne, tenagliate senza esito e altre acrobazie.
Il tutto non senza problemi pratici dato che vi sono parti ogni giorno e di conseguenza, come detto prima anche morti con alcuni esemplari che cercano di partire per scalare le dune che incespicano sulle zampe di chi piroetta, altri esemplari che urlano 4 5 8 33 82 90 numero jolly 23, superstar 45, altri ancora che temono di finire nel falò, altri preoccupati che non siano già le tre perché l’arbitro fischia l’inizio delle partite, altri infine alla ricerca di vendette personali.
Per farla breve, un gran casino.
Animali anormali termina qui. Arrivederci alla prossima puntata dal titolo “Il criceto beige”.
paui il 19 marzo 2011 alle 12:30 ha detto:
Nel caso in cui qualcuno vincesse una discreta somma al superenalotto giocando i numeri dello scorpione grigioperla peloso sopra indicati, si prega di pensare al sottoscritto. Grazie anche a nome di Irbarol.
Ababu il 21 marzo 2011 alle 15:20 ha detto:
credeghe ai ufo
Irbarol il 22 marzo 2011 alle 12:46 ha detto:
“qui che vive il temibilissimo scorpione grigioperla peloso del Sahara, un invertebrato molto particolare dato che sembra tale ma in realtà non lo è: infatti esso è classificabile da un punto di vista sistematico come un coleottero scorpus scorpus.”
Volevo fare due appunti al mio biografo: 1) i coleotteri sono insetti e, come tali, degli invertebrati; 2) nella nomenclatura binominale scientifica il genere va in maiuscolo.
Chiedo scusa un po’ a tutti anche da parte sua.
paui il 22 marzo 2011 alle 15:58 ha detto:
Ipotizzavo che gli interventi di Irbarol potessero essere solo diretti in una sola unica direzione, ma un affronto così diretto a colui che lo sta finalmente rendendo noto al mondo della divulgazione mi sembra un po’ troppo.
La notorietà forse gli farà del male, prevedo nottate alcooliche e in discoteca per i club più prestigiosi del mondo.
E proprio adesso che ha messo su famiglia!
Animale il 12 aprile 2011 alle 21:35 ha detto:
troppe cose da leggere, perdonatemi
Devis il 7 maggio 2011 alle 9:50 ha detto:
Se qualcuno riuscisse a percepire i numeri sparati dal prossimo nascituro, potremmo fare un sistemino e poi donare una parte dell’eventule vincita a questi poveri animaletti, così da potersi permettere un’abbonamento Sky HD!….Uniti per la natura!
Maurizio il 23 settembre 2011 alle 8:59 ha detto:
L’altro giorno ho visto un documentario su Woodstock ed ho notato una cosa un pò strana. Durante l’esibizione di Jimi Hendrix, sullo sfondo del palco ho visto uno scorpione grigioperla peloso!
Aveva una fascia rossa intorno alla testa, masticava chewing gum… insomma, secondo me era la variante americana.
L’ho visto avvicinarsi ad un esemplare femmina… l’ho visto salirle sul dorso e poi dirle: “Hey! Woodoo Child??”
Incredibile.
http://video.google.it/videoplay?docid=-2999417569188182518